Noi ci eravamo raccomandati, sarebbe stato davvero un bel concerto. Tuck&Patti, coppia nella vita oltre che nella musica, ci hanno conquistati. Sarà perchè il sentimento che li lega ne ha rafforzato l’intesa, sarà perchè il loro repertorio propone un jazz che risente di un certo romanticismo proveniente dal gospel di lei, sarà perchè eravamo nell’accogliente saletta dell’Auditorium Parco della musica dove una calda atmosfera è racchiusa fra pareti di legno e si accomoda sulle poltroncine rosse di velluto, sarà perchè vederli insieme sul palco ci evoca l’immagine di una coppia perfetta e chi di noi non vorrebbe duettare con la propria compagna o compagno? Due ore di belle emozioni. Sullo sfondo una scenografia essenziale: un tavolino da salotto e un vaso di fiori arredavano il palco, mentre l’illuminazione dai toni blu cadeva dall’alto sui due protagonisti. L’alta preparazione tecnica di Tuck dà pieno sfoggio di se riproducendo un suono ricco pur essendoci solamente lui e la sua chitarra sul palco, i suoi virtuosismi si intrecciano alla dolcezza di Patti che ci accompagna in questo piacevole viaggio tra jazz e contaminazioni facendoci cantare “Time After time“. Bellissima poi l’esecuzione di un pezzo di Jimi Hendrix “Little wing” ed anche il momento strumentale proposto da Tuck. Quando cala il sipario ce ne andiamo via soddisfatti, pensando che Tuck&Patti devono essere una coppia veramente fortunata. Report by Andrea Ragone.
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