Avete mai desiderato di infilarvi furtivamente nella cucina di un ristorante? Reality show e programmi tv ci hanno aperto da tempo le porte di questi templi (almeno per chi di cucina è davvero un amateur) ma chi ha mai immaginato di indossare un grembiule e cimentarsi in creazioni culinarie affiancato da uno chef professionista, di quelli tutto barba e sorrisi? Pochi giorni fa ho avuto il piacere di partecipare, grazie a Emozione3, in prima persona ad un’esperienza gastronomica dove aspiranti cuochi si misurano con la preparazione collettiva di piatti da nouvelle cousine sotto la supervisione del masterchef Gualtiero Villa. In un locale a vista affacciato direttamente sulla strada, noi allievi siamo dei veri e propri attori che si muovono in un set fatto di fornelli, spezie e pentoloni. L’ambiente informale e la giovialità della nostra guida ci introducono alla lezione di cucina di Teatro 7 Lab di Milano, scuola di cucina nata nel 2005 come prima realtà didattico-conviviale in Italia.
Tutto parte dagli ingredienti: verdure, pesce, tapioca e mandorle comprati “sottocasa”, rielaborati e lavorati seguendo i famosi trucchi del mestiere. Ho imparato dunque che un buon brodo per risotto può ospitare del vino nella sua cottura, che si può preparare un caviale fatto-in-casa con tapioca e nero di seppia e che la sac à poche prevede una particolare impugnatura (questo il momento che ha suscitato maggiori dubbi tra noi inesperti).
Sorseggiando del buon vino e discorrendo dei segreti più reconditi della cucina tradizionale, il tempo è volato. La collaborazione e la convivialità di questo incontro hanno reso piacevole l’apprendimento e chissà se tra pochi giorni il mio pranzo di Natale avrà lo stesso successo!
Bianco di seppia al caviale nero di tapioca e rosso di salmone
Risotto ai frutti di mare e scaglie di bottarga di muggine
Pescatrice scottata al limone di Sorrento e crema di mandorle
Biscottini al cocco e cioccolato
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