‘Ci siamo ripresi ora. Il tour sta andando molto bene! Siamo con lo spirito giusto per ricominciare ed essere di nuovo in Italia’. Gary degli Is Tropical è il primo a rispondere alla mia prima domanda: “Come state ragazzi?”.
Per chi ancora non li conoscesse, gli Is Tropical sono un trio londinese di musica elettronica che a giugno dell’anno appena passato ha pubblicato il loro primo album, Native To (e noi l’abbiamo messo tra i migliori dell’anno!). Non ancora diciottenni stanno girando letteralmente il mondo, per riscaldare i dancefloor con i loro beat trascinanti. Noi li abbiamo incontrati a Roma durante una ricca serata.
Native To è la vostra prima creazione: ho letto diverse recensioni alcune molto positive altre un po’ meno.. Cosa ne pensate?
Beh succede. Non ci aspettiamo di piacere a tutti, è logico. Vero è che, a chi non piacciono gli Is Tropical, pecca un po’ sul gusto musicale! Quando abbiamo realizzato i pezzi, eravamo coscienti del fatto che sarebbe stato un album che non avrebbe accolto il consenso di tutti, ma o da amare o da odiare. E l’idea ci piaceva un sacco.
Non posso non chiedervi del video di “The Greeks”, interessante e irriverente. Di chi è stata l’idea?
Onestamente non l’abbiamo ancora visto perché non abbiamo ancora 18 anni! L’idea è stata di Megaforce, loro sono dei grandi. Non possiamo prenderci nessun merito per questo. Abbiamo anche vinto un award per “Best Video” ma ovviamente non ci abbiamo messo nulla. Loro spaccano veramente, hanno anche appena realizzato il nuovo video di Madonna. Sono veramente interessanti.
Non è la prima volta che suonate in Italia. L’ultima volta siete stati a Milano al Plastic. Casualmente, ho visto ieri un video amatoriale dove suonavate due delle vostre canzoni in versione acustica, a casa di un ragazzo. Avete mai pensato di fare così in uno dei vostri concerti?
Ah l’autore del filmato è diventato non solo un grande fan e promoter numero uno in Italia, ora è anche un nostro amico. Sinceramente non è mai successo di portare una versione acustica ad uno dei nostri concerti. Potremmo pensare ad una realizzazione del genere nel caso in cui la location fosse tranquilla. Ma solitamente non lo è mai! Di solito la gente vuole sentire la nostra musica, in faccia! Vuole che i nostri show siano rumorosi e dire ‘O c****’. Sicuramente nella versione acustica si potrebbero sentire molti beat che nelle versioni live o nei grandi concerti si perderebbero.
Parlando di social network, che rapporti avete con questi strumenti?
Simon è il più esperto in questo. E’ lui che aggiorna sempre il nostro tumblr. Si, diciamo che una foto vale molto più di tante parole quindi facendo un po’ di matematica… se 8 tweet sono circa 149 caratteri una foto sono tipo 6 tweet. Vabbè non ci perdiamo troppo in numeri, quindi meglio parlare con le immagini! Insomma il rapporto è molto blando, ci piace parlare molto con le immagini.
Il fatto di essere inglese, quanto influenza il vostro modo di fare musica?
Ci sono così tante grandi band che provengono dal Regno Unito e penso che sia opinione comune il fatto di riconoscere che abbiamo un buon gusto musicale. Noi speriamo di aver preso l’onda giusta.
A proposito… ma dove sono le vostre sciarpe? E, lo so che sto per farvi una domanda stupida, ma perché le indossate?
Diciamo che sono un espediente per separarci dai diversi livelli, per esempio da quando cazzeggiamo prima del concerto a quando realmente siamo li a suonare. E’ come se fosse un elemento della nostra strumentazione. Sai comunque è una delle domande più gettonate e cerchiamo sempre di tirare fuori la risposta migliore, abbiamo tipo una lista di circa 8/9 risposte per questa domanda. Oggi, ne abbiamo due nuove!
Ormai sono mesi che siete in tour e avete visto tantissimi posti. Qual’è il posto più figo o l’episodio più strano che potete raccontarci?
La Russia è strana, ma in senso positivo. Anche Tokyo… non è per niente male, sono tutti ubriachi. Un’episodio che raccontiamo sempre è questo: il nostro amico Hoey (merita assolutamente una menzione) stava guidando il nostro pulmino tra la campagna inglese. Improvvisamente una volpe ci taglia la strada e ce la troviamo schiacciata sul finestrino. Hoey la prende, vede che è viva e la finisce. Poi rientra nel pullman e ci dice:” Qualcuno la vuole mangiare?’ e noi ‘Cavolo, non puoi fare cosi..’ e Hoey, ‘Ok, continuano”. Questo è sicuramente una delle storie più strane.
Cosa ci dobbiamo aspettare per questo 2012?
Sicuramente cercheremo di scrivere dei bei pezzi e…. di portare la gente sulla scia magica degli….. Is Tropical (ovviamente ridono…).
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