Prometto che cercherò di non scadere in una scontata critica sul paese in cui vivo e che mi impegnerò a dare una visione fredda ma accorata di un progetto straniero che mi fa strabuzzare gli occhi fin da quando, circa quattro mesi fa, ne ho scoperto l’esistenza.
Tutto parte dallo Swedish Institute “Agenzia Pubblica nata allo scopo di favorire nel mondo interesse e fiducia verso la Svezia attraverso la comunicazione strategica di pratiche culturali, educative, scientifiche ed economiche“. Tutto ciò perché: “Relationships depend on Communication” e “Relationships and exchanges contribute to development“. (ref. about si ndr). Leggo solamente le prime righe di questo statuto e mi ritrovo già su Flaysas.com a scrivere: Partenza: Bologna Arrivo: Malmoe. Data: Ieri. Ma la cosa non si ferma qui, perché nello spirito di una visione naturale (che a me sembra illuminata) della comunicazione, lo SI, in collaborazione con VisitSweden, ha tirato fuori dal cilindro il progetto Curators of Sweden in cui la Svezia lascia ai cittadini il compito di descriverla attraverso le personali quotidianità, esperienze ed interessi. Ogni settimana un protagonista diverso per tratteggiare i numerosi vicoli del regno di Carlo XVI Gustavo. Scopo e motivazioni del progetto sono semplici quanto geniali: “per un futuro sviluppo della nazione dobbiamo farci conoscere all’estero e aprirci a scambi culturali, cosa da fare attraverso una semplice strategia di comunicazione che mostri al mondo le nostre caratteristiche” (libera interpretazione dell’about di Curators of Sweden ndr).
Quale mezzo adoperare quindi? Twitter.
Il meccanismo è semplice: basta suggerire un cittadino Svedese (mai se stessi) via email a curatorapplication@visitsweden.com ed il comitato di Curators of Sweden ogni settimana sceglierà fra i candidati proposti. Chi viene scelto ha in affidamento l’account del progetto @sweden, al quale potrà apporre la propria foto e dal quale potrà esprimere liberamente i suoi pensieri con un solo obiettivo: mostrare al mondo una fetta di Svezia.
Curators of Sweden ha iniziato a twittare il 10 Dicembre 2011 con Jack Werner @kwasweb e da allora si sono alternati 20 ambasciatori digitali della vita scandinava, cittadini svedesi nati in diverse nazioni e con opposti stili di vita ma tutti con molte storie spumeggianti da raccontare.
Secondo il mio umile avviso i più interessanti sono stati @ladydahmer giovane e smaliziata ragazza madre femminista, @Vassaste_Kniven giovane cuoco senza lavoro che ha popolato la timeline di cibo e discorsi sui diversi modi di vivere in Europa.
Il completo archivio dei twitterer è raccolto nel sito di Curators of Sweden e da tutte le timeline traspare la freschezza e la giovane età di una nazione alla quale la vita sembra non pesare.
Mi ero ripromesso di non fare critiche. Ma almeno questo dovevo dirlo!