La musica che proviene oltre stivale ha sempre il suo dannato fascino e, come una calamita, attira tanti ascoltatori nostrani. Tuttavia quando esce un bel disco scritto, suonato da un musicista italiano e prodotto da una casa discografica sempre italiana, bisogna fungere da cassa di risonanza perché se lo merita.
L’omonimo album di debutto di Luca Loizzi è uscito il 30 maggio su etichetta Tarock Records, prodotto da Beppe Massara e ha tutta l’aria di essere un bel disco.
Luca è un cantautore pugliese che crede nei valori (come si direbbe “i veri valori”), nelle illusioni create dai poeti, nell’amore e nel buon vino.
Il suo primo singolo Quando meno te lo aspetti racconta della vita, di quando ti ritrovi solo, di come “fa paura l’Italia” con il suo sistema balordo, della voglia di andare via, tutto condito da note profumatamente estive. Il suo viaggio continua con pezzi di velata denuncia, sulla voglia di “apparire” di Tutti Quelli che vogliono far girare le viti del mondo, continua descrivendo i cliché che provocano tanto Fastidio nella sua mente. Due omaggi alla nostra metropoli Milano e ad una delle vie più significative di questa città, via Ripamonti, e last but not least Il Pazzo e Di Notte che più ricordano la tradizione cantatoriale italiana del nostro Gaber e francese.
La bellezza di questo album sta nel cantare di temi importanti, nel raccontare della nostra Italia ormai sull’orlo di una crisi, in chiave assolutamente ironica e satirica, mescolando ballate, folk, un omaggio a Santana e con un pizzico di note jazz. E’ un disco anche bello visivamente grazie all’artwork di Dario Agrimi, una tela che riproduce Luca Loizzi in una posa ispirata a “Orfeo”.
Bravi tutti.
http://soundcloud.com/user5792285/sets/1st-cd-luca-loizzi-by-luca/