Nel 2007, quando iniziò a muovere i suoi primi passi importanti, conobbi di persona la protagonista della nostra intervista dal sapore tutto “Campano”, una ragazza estrosa, determinata, ed esplosiva come le sue idee; ed è per questo che ho deciso di intervistarla per capire assieme la sua crescita.
Alessia Caliendo, classe 1985, dopo aver dato vita al suo brand: Little Black Dress; ci parla di come inseguire una passione, con la stessa tenacia e creatività, i suoi progetti nascono con l’impetuosità che la contraddistingue poi vengono man mano perfezionati sino ad essere realizzati.
LittleBlackDress è noto al pubblico per le sue collezioni fatte di slogan tees ma anche di abitini romantici con un fascino d’altri tempi, bikini e accessori tutto frutto della sua creatività, collaborando anche con designers internazionali, fashion ph, organizzando eventi culturali, e promuovendo campagne di sensibilizzazione.
Definisce la sua, una moda ironica e divertente “con estro sofisticato che coniuga semplicità, versatilità e raffinatezza con un tocco cosmopolita…”. Affidando la realizzazione ad artigiani locali.
–Ciao Alessia, quando e come nasce questa passione che ti accompagna con la stessa forza giorno dopo giorno ?
La passione della moda nasce quando ero praticamente piccolissima, osservando attentamente mia nonna materna nel suo ruolo di dress maker. La seguivo passo passo dall’ideazione alla realizzazione dei capi e l’aiutavo, con un pizzico di emulazione, nel mio “piccolo” .A questo punto direi che la moda era il mio gioco preferito.
Attualmente il mio ruolo nella moda si è evoluto. Ho deciso di approfondire ulteriormente le mie conoscenze immergendomi in un importante master.Tutto è nato lavorando alle varie campagne per il mio marchio:LittleBlackDress.Ho scoperto un forte interesse per il mondo della moda e per la figura di fashion editor. Lei si definisce: “fashion editor e stylist freelance nonchè coolhunter per varie aziende”. E soprattutto, dichiara di non voler abbandonare il suo sogno che è LittleBlackDress.
–Qual’è il tuo ultimo progetto a cui stai lavorando ?
“Ho vari editoriali da realizzare con altrettanti fotografi mirando a pubblicazioni internazionali nonché un cortometraggio di cui sarò produttrice e stylist.
E poi un progetto top secret di cui a breve saprete”.
–Cosa consiglieresti, a chi come te segue una passione, e iniziare un esperienza lavorativa simile?
In primis partire da una formazione mirata, poi alimentare costantemente la propria cultura nell’ambito. Essere curiosi, vivi e spontanei. Inseguire il proprio istinto e non lasciarsi abbattere dalle difficoltà.
–Qual’è il progetto o il momento più significativo che ti ha segnata, in questo percorso ?
Forse, tra tutti, ricevere una mail , alcuni giorni fa, da un’importante e storica figura della moda italiana. Mi ha profondamente commossa. Penso che la incornicerò.
–Come tutte le ragazze , soprattutto chi lavora in questo ambito, ha la propria “eroina”, la propria figura di rilievo, insomma qualcuno in cui ti rispecchi, qualcuna a cui vorresti se mai un giorno “somigliare”?
Grace Coddington, fashion editor di Vogue America, e Diane Vreeland, carismatica e poliedrica giornalista che ha fatto storia con le sue rubriche ed editoriali.
–Tra gli eventi tra i quali partecipi quali ti emozionano di più ?
Il brivido che provo ogni volta che assisto ad una sfilata , soprattutto se in front row.
–Il nostro tempo è ormai agli sgoccioli,cosa ti auguri per il tuo avvenire ?
Portare avanti al meglio il mio lavoro e trasferirmi il prima possibile a NY!