Quanto ad identità, i ragazzi di AIDE (associazione internazionale designer emergenti) devono saperla lunga. Addossarsi l’onere di rispolverare il concetto di Factory, non è certo cosa da poco, e rivela una consapevolezza nei propri mezzi che ai più nostalgici rischierebbe quasi di risultare ambiziosa. Andy (Warhol) si rivolterebbe nella tomba a pensare di vedersi usurpare a sproposito il nome della sua tanto blasonata fucina creativa. Ma ci sono tutte le premesse per pensare che, fosse ancora in vita, sarebbe il primo a svaccarsi sull’amaca del cortile, sorseggiando un cocktail, magari truccato, e nel frattempo gongolare compiaciuto ammirando i risultati della sua fervida opera di promozione creativa a 360 gradi.
Certo, non siamo a New York, e non sono più gli anni 60 è vero, ma la necessità di rinnovamento è la stessa che si avvertiva in quel periodo, e le passioni coinvolte sono le medesime dell’originale, eccezion fatta per gli allucinogeni. L’allucinazione qui è data dall’ebbrezza della creatività, colonna portante e linfa vitale del progetto, che attraverso differenti canali mediatici si propone di supportare e sponsorizzare i giovani talenti attivi nel campo di arte, moda e design, accompagnandoli per mano lungo la loro ascesa nel mondo del lavoro. Non è un caso che l’idea abbia catturato l’attenzione della Provincia di Milano, sempre più attenta, finalmente, alla tutela e al sostegno del seme creativo in fieri, che si è resa disponibile ad offrire la sua partnership.
Prima e fondamentale iniziativa promossa dalla Factory, fin da Giugno 2011, è proprio AIDEntity, che ne racchiude chiaramente la filosofia di fondo. E il nome non è certo un caso, se pensiamo che l’associazione mira ad incentivare la personale individualità artistica delle nuove generazioni, oggi troppo spesso inibita da una società imprigionata nelle reti della sua stessa burocrazia. In concreto, l’intento è quello di conciliare diversi piani creativi fondendoli in una prospettiva comune, creando sinergie tra i vari campi con l’ausilio di svariate piattaforme mediatiche, attraverso comunicazione, progetti speciali, uno spazio fisico dedicato alla vendita e pure un magazine, Drew Editorial, in uscita a Febbraio 2013.
L’evento si svolgerà nella splendida cornice di Palazzo Isimbardi, nel cui cortile a partire dalle 18 potremo apprezzare le creazioni in mostra di sei giovani stilisti emergenti , Francesco Gallo, Hartanto Krishandi, Monica Cipolleschi, Davide Milani, Antonio De Meo e Batson. Prevederà una prima parte di presentazione del progetto nella Sala Affreschi, ed a seguire l’immancabile happening nel cortile, con tanto di degustazione di vini, proiezioni di grafica generativa targate Intercode@ e dj set. Per rendere onore alla Factory poi, il divertimento è una parte imprescindibile si sa… E allora afterparty sia alle Trottoir. Che dire, Andy ne andrebbe fiero.