Una ventata d’aria d’oriente si respira tra stile e sapori in una Bari sempre più aperta alla grande cucina internazionale. Tra i soliti locali saldamente ancorati alla tradizione culinaria pugliese, ereditata e familiare, si stanno facendo largo lentamente le fascinose specialità gastronomiche orientali.
Sapori etnici e asiatici profumi, creando una raffinata trama che collega la zona periferica a quella storica, s’incontrano nel minimal del fusion-restaurant Hagakure e nel negozietto di tè e spezie Terza Luna.
Hagakure è un sushi bar in stile etnico con cucina a vista, in cui l’acciaio e il legno uniti alla trasparenza delle grandi vetrate incorniciate da listoni di bambù creano un’atmosfera rilassata e informale. I piatti sono quelli classici della cucina nipponica, dal sushi al sashimi e al tempura, a cui abbinare o le tradizionali birre giapponesi o l’immancabile sakè o i pregiati vini italiani, quest’ultimi adatti ai palati dei più conservatori.
Nella più affollata piazza Chiurlia in piena città vecchia è Terza Luna il locale dai mille profumi. È un variopinto contenitore dalle suggestive nuance, intimo e con una piccola sala di degustazione dove poter sorseggiare rare varietà di tè e tisane. Tra teiere, barattoli, sacchi e ceste si intravedono spezie dai riflessi dorati e ci si imbatte in nomi evocativi, quali “russia imperiale” o “dell’autunno”. Un negozietto che cerca con passione tra corsi formativi e servizi di raccontare la storia di un rituale, di una cultura e di luoghi.
Apparentemente sono due semplici luoghi, forse a molti potrebbero sembrare soliti, ma piacciono perché segnano un cambiamento e perché nati dalla passione di giovani ragazzi che o per spirito imprenditoriale o per bisogno e voglia dopo anni trascorsi all’estero si rimettono in gioco in una città a tratti provinciale.