A poca distanza dal nostro primo incontro con la neonata Renault Zoe, l’auto elettrica compatta con autonomia di 210 km che nulla ha da invidiare a qualsiasi veicolo diesel o a benzina, abbiamo avuto il piacere di conoscere Renault Captur in un suggestivo spazio industriale alle porte di Parigi.
La casa automobilistica francese presenta un’auto che mischia tre elementi, le dimensioni e la posizione di guida di un suv, la modularità di un monovolume e la linea slanciata di una berlina.
Renaul Capture si adatta perfettamente a ogni esigenza di guida, dalla città trafficata alle realtà naturali e rurali grazie alla robusta struttura.
Laurens Van Den Acker, dal 2009 direttore del design industriale di Renault è sintetico e pragmatico. Parla di una sola parola d’ordine alla base del progetto creativo che lo ha portato a creare Renault Capture: “ritrovare l’anima dell’automobile, darle un nuovo stile, al tempo stesso coerente e caloroso”.
Andando più nel dettaglio Rnault Captur offre al guidatore e ai passeggeri una serie di comfort e equipaggiamenti degni dei segmenti superiori. Divano posteriore scorrevole (160 mm), cassetto “Easy life” con una capacità di 11 litri, pianale mobile del bagagliaio reversibile, Easy Access System II: apertura e chiusura portiere e avviamento motore keyless, assistenza alle partenze in salita (HSA), sistemi multimediali Smart Nav e R-Link, sellerie sfoderabili e lavabili “Zip Collection” in modo da poter cambiare a proprio gusto le tonalità dei sedili, limitatore-regolatore di velocità, motori energy, parking camera e cerchi 17” diamantati.