Corsi e ricorsi storici, o poco ci manca. Nella storia del design del prodotto, infatti, non è la prima volta che un giapponese ed un italiano incrociano le proprie strade per un progetto: furono Ettore Sottsass e Shiro Kuramata. Questa volta galeotto è stata la caffetteria Vetekatten di Stoccolma, ed i protagonisti sono Luca Nichetto ed Oki Sato.
Del tutto singolare la modalità progettuale: basandosi sulla tradizione del kami no ku, una tecnica utilizzata in Giappone per scrivere piccole poesie, secondo la quale una persona scrive le prime tre righe e le invia ad un’altra persona che completa il testo, Nichetto e Sato hanno creato la loro collezione di oggetti, caratterizzata da una spiccata internazionalità, dovuta al background dei due, ma anche da un forte legame fra Italia e Giappone. Infatti, i prodotti sono realizzati in Italia, ma buona parte dei materiali e dei concept trasuda Giappone da tutti i pori. Ci riferiamo, per esempio, alle lampade realizzate da Foscarini utilizzando della carta riso tipica del Sol Levante. Un elemento distintivo di tutta la collezione è però ispirato a Venezia, città natia di Nichetto: si tratta dei “ponti” di collegamento fra le varie isole che compongono il divano, che fluttuano come i vari quartieri della città veneta.
Una collezione, dunque, che non solo è bellissima per forme e materiali, ma che racconta anche la sua storia progettuale ed i propri designer. Una storia progettuale armoniosa: entrambi, infatti, non hanno mai revisionato i loro lavori, ma li hanno accettati riponendo totale fiducia l’uno nell’altro.
Sette prodotti, sette esempi di co-progettazione, ed una grande amicizia.
Le aziende che realizzano i prodotti: Casamania/ Discipline/ Foscarini/ Glas Italia/ Glip/ Grafiche Antiga/ Innofa/ Kadowaki Coating/ Ochiai-Seisakusho/ Ogeborg/ Oikos/ Taniguchi Aoya Washi/ Testi Fratelli/ Vertigo Metals.