Sembrerà curioso ma in questo periodo incredibilmente negativo ed economicamente disastro privo di punti di riferimento c’è ancora qualcuno che guarda al futuro con entusiasmo, sperando in un cambiamento imminente. Quel qualcuno è un’incredibile categoria di individui chiamata “life shapers”, uomini e donne con un’età compresa tra i 35 e i 50 anni, “eroi non eroi”, che con creatività, ironia, intelligenza, determinazione e correttezza sfidano una situazione sociale instabile e si reinventano con determinazione e creatività restituendo un fortissimo valore alla dimensione privata.
Si delinea così a suon di sfide personali o professionali e di successi ottenuti con le proprie forze un inconsueto lifestyle ossia una sorta di bisogno continuo di plasmare quella vita il cui percorso di evoluzione personale è caratterizzato da trionfi ma anche da accettati errori e insuccessi. Essere un life shaper significa affermarsi senza perdere di vista gli affetti e il divertimento ed esaltare la propria dimensione personale bilanciando, attraverso un abile gioco culturale, l’alta qualità della vita e il senso estetico.
Il concetto di estetica è centrale, è espressione di creatività. Il design, che è un mezzo in grado di rappresentarli, e lo stile offrono una gratificazione sensoriale irrinunciabile e, in tale ottica, i brand d’eccellenza diventano sogno ma anche mezzo per raggiungere questa gratificazione. I life shapers hanno una passione per i motori sin dall’infanzia e continuano negli anni a considerare la vettura come status symbol, un oggetto di investimento emotivo sia nel privato sia nella vita professionale, perché simbolo di libertà.
È possibile sfiorali e incrociarli per strada e avvertire nei loro sguardi la voglia di cambiamento, forse il prossimo leader politico sarà proprio un life shaper… chissà!