Matite colorate, carta riciclata e Photoshop. Questi i materiali pressoché esclusivi con cui Denise Van Leeuwen, illustratrice olandese ora di stanza a Londra, realizza stampe, copertine di libri, poster, ritratti, cartoline e libri per bambini.
Sostiene di ispirarsi alla grafica anni Sessanta e ad Alfons Mucha, disegnatore ceco di un’Art Nouveau a sua volta debitrice nei confronti delle stampe giapponesi, ma è impossibile non rivedere, soprattutto nei suoi lavori di grafica pubblicitaria, la rigorosa eco di quel genio costruttivista di Rodchenko, o i fumettistici colori di un Lichtenstein o di un Crepax, certo filtrati attraverso una sensibilità dai riverberi pastello, più delicata e femminile.
Ne escono ritratti a tratti teneri e a tratti deformati o provocanti, ma sempre ironici e surreali, sebbene partano il più delle volte da soggetti reali e non di fantasia, come amici e familiari. Le ispirazioni sono tante e la produzione dell’artista è eclettica al punto da non renderne sempre riconoscibile il tratto, originale ogni volta se non fosse per l’uso dei colori, bianchi e neri con una rosea intrusione. I libri per bambini sono, inoltre, delle delicatissime prove di stilizzazione sognante e raffinata, non molto dissimili da quelle, tutte italiane, della Salani.
Grande ma poco pretenziosa, quei pezzi di bravura delle sue cartoline, in vendita sul suo shop online, costano solo 4€.