Un pezzo che potrebbe tranquillamente far parte del mio blog personale, quel Branisurfer che si arrogava il compito di descrivere la psicologia umana attraverso l’analisi della pubblicità contemporanea. Beh il mio Tumblr ormai è diventato un collettore personale di foto fighe, quindi una piccola digressione sull’advertising me la concedo sulle pagine di Polkadot.
Ci siamo. Anno Domini 2014. Fifa World Cup. Brasile. Entra in campo la prima finalista: Nike Footbal.
Nike ha reinventato il modo di fare pubblicità sotto i più importanti eventi calcistici. Minimo quattro minuti di Commercial, ma si è arrivati fino a sei, per farsi promozione attraverso l’evento sportivo più mediaticamente potente del pianeta. Agenzia: Wieden + Kennedy.
Ne sono passati davvero troppi e nessuno verrà mai dimenticato (io ve li linko tutti, voi andateli a guardare): il Wall Soccer del 1994, Airport, The Secret Tournament diretto dal quel maledetto genio di Terry Gilliam, Joga Bonito, Inarritu e il suo Write the Future.
Anche quest’anno ci siamo, il film si chiama Winner Stays e trova il suo spazio all’interno della serie Risk Everything, battezzata da Jonathan Glazer con una prosopopea insopportabile sulla pressione, sulle leggende e blablabla.
Torniamo al nostro Winner Stays, il regista è Ringan Ledwidge (quello dei Tre Porcellini del Guardian), direttori creativi Alberto Ponte e Ryan O’Rourke, coppia vincente già distintasi per Black Mamba. Direttori creativi. Vabbé, arrivo al sodo: il commercial non mi è piaciuto per niente, è solo un meeting di VFX concentrati a trasformare ragazzini con l’accento Cockney nella solita zuppa di famosi calciatori, con un pizzico di sportivi marchiati swoosh e personaggi dei fumetti. Pattern inesistente, azione scontata e Cristiano Ronaldo a pronto a battere uno dei suoi calci piazzati.
L’ultimo short movie Nike davvero esplosivo per quanto mi riguarda è stato quel Take it To the Next Level di 72&Sunny griffato Guy Ritchie. Ma sono di parte.
Insomma, se Write the Future già non mi era piaciuto, figuratevi la sua copia ritagliata.
Anzi, a dire la verità forse Winner Stays assomiglia più a quel Jose +10 di TWBA Amsterdam per Adidas che aveva già stracciato gli avversari alla Fifa World Cup del 2006.
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