Stilosa e impegnatissima in un tour mondiale, Owlle (nome d’arte sotto cui si cela una giovane cantante francese dal nome France Picoulet), è sicuramente stata una delle rivelazioni dell’Elita Design Week Festival.
France, innanzitutto complimenti per la tua performance e per aver saputo coinvolgere alla grande il pubblico del Teatro Parenti. Che ci dici di questa esperienza?
L’atmosfera era ottima e le persone molto calorose e generose con noi. Tra l’altro è stata anche la prima volta che ci siamo esibiti in Italia! È bellissimo quando ci si connette con la gente, particolarmente toccante quando sei fuori casa! Le persone hanno ballato e cantato insieme soprattutto su Ticky Ticky. Grande sorpresa per me!
Ci soffermiamo anche a parlare dell’Elita e di questa grande manifestazione dove per osmosi il design, la moda e la musica si unisco in un perfetto e coinvolgente mix.
France, ma tu che rapporto hai con il design e la moda?
Moda e design sono due fonti di grande ispirazione per me. La maggior parte dei musicisti che ammiro sono in realtà più musicisti che uniscono la loro musica con grande stile unito ad arte contemporanea. Creano un mondo tutto loro, unico nel suo genere.
Parlando di design mi piace molto Martin Margiela per la sua sobrietà e tagli minimi. Anche Jean – Paul Lespagnard (designer belga) per la sua seconda laurea in umorismo, la sua follia – ispirato da cose più inaspettate – tutto questo unito ad una solida maestria – è brillante, sicuramente uno da tenere d’occhio!
Per quanto riguarda il mio stile, direi un mix di pezzi molto classici con tocchi di eccentricità!
Normalmente ho solo voglia di divertirmi e di sentirmi bene con quello che indosso. Mi piace molto anche l’idea di usare la moda per affinare il mio personaggio Owlle, creare una figura che colpisca, un po’ più estrema.
Allora, lasciando stare il fair play tra Italia e Francia, che differenze vedi nel pubblico?
Oh, non credo che ci siano molte differenze, alcuni spettatori sono più coinvolti degli altri, ma nel complesso dipende in gran parte da quanta empatia si riesce a stabilire con le persone con certe canzoni, catturare l’immaginazione del pubblico. Se si riesce a fare questo… Su le mani con qualsiasi pubblico.
Ora se penso al pubblico italiano ho notato sicuramente un debole per le canzoni orecchiabili che spiegherebbe perché Ticky Ticky ha un sacco di successo in Italia!
Il pubblico francese è forse un po’ più sulle sue, ma non vorrei fare questa una generalità, io odio i luoghi comuni!
Hai già all’attivo un bel po’ di collaborazioni importanti, prima fra tutte quella con i Depeche Mode. Pensi ad altre collaborazioni?
Sì, la mia esperienza con i Depeche Mode è stata incredibile! Mi sono sentita piccola di fronte a delle personalità musicali ma al contempo è stato incoraggiante in maniera quasi massiccia per me come musicista!
Mi piacerebbe collaborare con Frank Ocean, è così talentuoso. Oppure anche con Thomas Azier perché penso che le nostre voci potrebbero fare qualcosa di magico insieme.
Che ne pensi di Kate Bush?
Lei è un’icona! Io amo la sua musica, testi e tutti gli aspetti visivi.
Sono così eccitata del suo ritorno! Per me ha l’atteggiamento perfetto nel mondo della musica. Lei è semplicemente perfetta!
Qualche artista che stai ascoltando e ti piacerebbe consigliarci?
Sicuramente l’ultimo di Beyoncé come anche Cyril Hahn e Little Dragon.