La ruota: uno dei primi, se non il primo vero oggetto di design dell’umanità. Che ha cambiato la storia. Il primo in assoluto, senza lanciarsi in dichiarazioni avventate, probabilmente è stata la pietra acuminata, ma non si può non pensare alle possibilità ed allo sviluppo che questa innovazione, che oggi a noi appare una certezza innata delle nostre vite, ha portato.
Fabien Petiot e Isabelle Daeron, due designer francesi scuola ENSCI (Ecole Nationale Supérieure de Création Industrielle), hanno deciso di creare una mostra intorno a questo tema, radunando alcuni dei più talentuosi designer provenienti da tutta Europa. L’hanno fatto nello splendido spazio Le Passage de Retz, nel cuore del Marais parigino, in occasione di D’DAYS, un weekend dedicato al design che ricorda il Salone del Mobile, ma più in piccolo.
Good Day, un neonato studio creato da Nicolò Arena, di stanza proprio a Parigi, e Frank Culshaw, londinese, ha proposto una propria visione originale sul tema: Roues Libres, della carta da parati nella quale l’oggetto “ruota” viene de-tecnicizzato, acquisendo un valore più umanistico, letterario, poetico. Così i muri dello spazio sono stati tappezzati, creando un nuovo livello oltre lo spazio reale ed estendendone i confini ad una dimensione più evocativa.