Quando abbiamo ricevuto un singolare invito a trascorrere una giornata a Bormio, la nostra mente è subito volata alle imprese degli sciatori professionisti sulle piste innevate della città valtellinese. Ma la storia che abbiamo conosciuto all’interno di un piccolo complesso industriale ai piedi delle Alpi lombarde ha tutt’altra pasta, anzi: sapore.
La storia di Vis è cominciata nel 1982, quando Guido e Andrea Visini hanno deciso di trasformare un abbondante raccolto di more, mirtilli e lamponi in qualcosa che potesse essere genuino e conservabile. Le confetture che l’azienda produce oggi, 28mila vasetti al giorno (ma quanta ne mangiamo?), sono il risultato di un percorso iniziato 30 anni fa e che tutt’oggi non smette di dare soddisfazioni a chi le acquista e al territorio in cui prende luogo il processo di trasformazione della frutta fresca. Quello che abbiamo scoperto nei circa 30mila metri quadrati della sede di Vis è l’importanza che, per i suoi creatori, ha la genuinità del prodotto: questo si riflette in una percentuale di zuccheri più bassa rispetto a quella della frutta fresca, con vantaggio per la salute e per il sapore.
Un’attenzione, estesa anche ai protocolli di sicurezza e tutela ambientale, che nel 1994 è valsa un premio del Gambero Rosso, grazie alla linea 65% frutta.
È stato interessante poi immergersi nel groviglio di tubi, valvole e nastri trasportatori dal sapore vagamente futuristico, nei quali quotidianamente si immergono i circa dieci dipendenti dell’azienda, la cui dimensione assomiglia più a quella di una famiglia.
Oggi Vis produce più di 2 milioni di vasetti l’anno e la produzione è ampissima e copre i più disparati desideri, compresi anche quelli dei golosi, grazie alle specialità dolciarie valtellinesi.
E non solo, perché da circa due anni è online l’app “Le Storie del Bosco” (disponibile su App Store e Play Store), dedicata ai più piccoli, che raccoglie le migliori storie selezionate dal concorso che annualmente l’azienda tiene e che ha visto i propri vincitori premiati proprio in occasione della nostra visita.
Non saremo certamente più bambini, ma le favole continueranno sempre ad affascinarci. Specie se hanno il gusto delizioso di una confettura Vis.
Ah, quasi dimenticavamo: proprio da quelle parti potrete immergervi nel Budapest Hotel di Wes Anderson.