Ormai siamo quasi agli sgoccioli del nuovo anno e noi della redazione di Polkadot, come ogni anno, ci siamo riuniti stile commissione per il fantacalcio per decidere le migliori uscite musicali del 2014.
Dopo infiniti dibattiti e lunghe discussioni siamo riusciti a proclamare ben 5 dischi come i migliori o interessanti, senza volerli classificare. Quindi, questo è il risultato.
FKA Twigs – LP1
Giovanissima, particolarissima. Non si è persa molto in metafore nella scelta del suo album d’esordio ma è riuscita a catturare l’attenzione di molti (senza dimenticare il Mercury Prize). Un buon mix tra r&b ed elettronica che ci piace ricordare come una delle uscite più fortunate del 2014 (oltre che dei video abbastanza interessanti).
Future Islands – Singles
Un grande ritorno per il trio nato a Baltimora. Grande personalità musicale e anche scenica (soprattutto del cantante). Un raggio di sole per chi comunque ama la musica senza troppi orpelli. O meglio: chitarra, basso, batteria e voce (una bella calda).
Populous – Night Safari
Allora, per noi bello e bravo. Con Night Safari, Populous si è superato ed ha giustamente raccolto pareri positivi non solo in tutta Italia ma anche nel mondo. Per chi ha avuto anche la fortuna di vedere la realizzazione di questo album dal vivo, ha potuto apprezzare tutte le sfumature colorate, elettamente elettroniche di questo artista.
Ghemon – ORCHIdee
Una piacevole sorpresa. Non tanto per la qualità già indiscussa di Ghemon, al secolo Gianluca Picariello, quanto per la coraggiosa (e riuscita, specie se ti affidi ai migliori musicisti italiani per la produzione) virata su melodie decisamente più pop. Per carità: l’hip hop c’è sempre e l’impronta, soprattutto nei testi, c’è ancora. Ma sarebbe limitante definirlo un disco hip hop con escursioni pop: Ghemon ha raggiunto la sua maturità artistica, che coincide guarda caso anche con un’evoluzione della propria estetica personale, segno di una rinnovata consapevolezza di sé.
Superati i 30 anni, l’artista campano ha capito forse cosa cerca veramente da se stesso e dalla sua musica.
SBTRKT – Wonder Where We Land
Una scelta che, dobbiamo dire, ha diviso la redazione. Le aspettative sul disco erano altissime, vuoi per l’hype creato dall’artista mascherato, vuoi perché il primo disco lo aveva giustamente proiettato nell’olimpo dell’elettronica contemporanea. Con la sempreverde voce di Sampha e un feat super quotato come quello di Ezra Koenig dei Vampire Weekend non si può dire che la qualità latiti, ma non ci meraviglieremmo se il vostro parere non fosse concorde col nostro!
Però il singolo è una bomba.
E ora, possiamo già speculare su cosa accadrà nel 2015. Prima, però, auguri di buon anno!