Paul Jung fotografo di moda e art director con sede a New York.
Nasce in Taiwan e cresce in Australia , frequenta la School of Visual Arts a New York e l’ Istituto Europeo di Design a Milano.
Il suo approccio è cosmopolita, come la sua formazione: “non sono particolarmente interessato a bellezze tradizionali, questo è qualcosa da cui siamo sopraffatti in tutti i canali, attraverso tutti i media, oggi. Quello che mi interessa sono i volti e i personaggi, che aiutano trasmettere una certa estetica e una certa atmosfera”.
Lo stile di Jung è definito da un punto di vista sgombro da elementi di distrazione, puro e chiaro. I suoi soggetti appaiono spesso isolati in un ambiente, sparsi e contro sfondi vuoti. La sua fotografia dell’estetica pulita e poeticamente semplice fa pensare ad un approccio architettonico, che si concentra sulle forme e sulle proporzioni sui vuoti e i sui pieni.
“Di tutti i diversi luoghi che ho visitato, quello che mi spaventa di più è che tutti gli sguardi si stanno fondendo. Non importa se si è in un piccolo villaggio in Cina o in una città del nord dei Paesi Bassi, la gente sta cominciando a guardare sempre di più nello stesso modo e, allo stesso tempo, senza molta personalità. Alcune delle persone più affascinanti che seguo su Instagram provengono da piccoli centri in luoghi non associati al mondo del “Fashion”. Questo è molto stimolante”.
Ed è proprio questa continua ricerca, svincolata da stereotipi dell’immagine, che rende potenti le fotografie realizzate da Jung. Nel tentativo di svincolarsi da un’estetica che ha anestetizzato le masse, la poetica e l’inatteso sono il mezzo e il fine per ritrovare un senso.