Come descrivere fattivamente un termine di confine come club? A tale quesito ci penseranno i ragazzi di BULC, in sinergia con Viaindustriae, Cittadellarte e Fondazione Pistoletto, cercando di creare, durante la programmazione estiva del Concept di Biella, una geografia culturale alternativa delle pratiche di clubbing e dancing in Italia. Un ambizioso progetto in 7 episodi che porterà nel locale del piccolo capoluogo di provincia piemontese quei locali storicizzati e contemporanei che sono o sono stati spazi innovativi e propulsivi di processi creativi. Un’indagine che si dipanerà tra giugno e settembre, e in cui 12 locali si racconteranno come project room secondo le specifiche del club e le seguenti tematiche: tunnel club, illecit club, social club, eco club, trans club, junk club, net club, dancing club, hyper club. Un percorso che, oltre ai live-djset, prevederà installazioni, allestimenti speciali e mostre, e che si concluderà con un progetto editoriale che riporterà gli esiti dell’esplorazione di questa particolare forma di cultura contemporanea.
Il primo evento BULC prenderà il via domani e avrà come oggetto la scena della Riviera Adriatica, con il dj set Cure for Pain di Davide Love Calò, iniziatore e resident dal 1994 al 2007 dello storico club-room del Cocoricò di Riccione Morphine, e il nuovo progetto mobile e mutante di Rimini MOHO, club discontinuo.