Nel caos e frastuono che solo una Fashion Week come quella di New York può genere, un suono raffinato, elegante e rarefatto accompagnata la sfilata di Rag & Bone.
“Villain”, un viaggio etereo e indolente con Thom Yorke e 12 voci bianche del Brooklyn Youth Chorus, interrotte nel loro canto angelico attorno al minuto 4, là dove il beat elettronico dell’ultimo LP del frontman dei Radiohead, “Tomorrow’s Modern Boxes”, inizia a farsi sentire.
Non è la prima volta che Yorke collabora con il marchio inglese per accompagnare i loro show. Nel 2011 realizzò due tracce, una delle quali, “Stuck Together”, è entrata poi a fare parte nel 2013 del side project degli Atoms for Peace con il nome di “Stuck Together Pieces”.
La passerella di Rag & Bone per la Primavera-Estate 2016 non smentisce l’anima del brand: uno sportswear essenziale e contemporaneo, spogliato di ogni eccesso di styling.
Linee pulite, bianco e nero, solo qualche colore di dettaglio.
Il lusso di un minimalismo non ostentato, in pieno stile, passate il termine, Thom Yorkeano.