Se siete davvero convinti di conoscere il denim in tutte le sue versioni, dovrete certamente ricredervi, entrando nel distorto mondo della designer parigina Faustine Steimetz. Diplomata alla Central Saint Martins di Londra, Faustine Steinmetz lavora per Jeremy Scott e Henrik Vibskov dimostrando di possedere doti fuori dal comune, che si manifestano magnificamente quando nel 2013 fonda il suo brand. Concept base del suo progetto è il riciclo del denim, considerato come un’imprescindibile e preziosissima risorsa, proprio per questo motivo trattata genialmente con accurate e meticolose tecniche handmade dell’Haute Couture.
Capi classici, spesso abbandonati in un armadio, diventano punto di partenza per una rielaborazione drastica che richiama il surrealismo di Dalì ed il concettualismo di Kosuth, come la designer stessa ha rivelato. Artistica dunque l’ispirazione della nuova collezione Faustine Steinmetz primavera – estate 2016, viene celebrata con il debutto della prima campagna pubblicitaria, firmata dal fotografo Arnaud Lajeunie. Il denim protagonista indiscusso nelle più variegate forme è stravolto: divenendo quasi metafisico si presenta in vaporosi ed onirici volumi effetto peeling, o totalmente scomposto rendendone quasi impossibile la tenuta unitaria od ancora completamente spalmato, ricreando una mareggiata con tanto di increspature pittoriche. Tutto questo per realizzare giacche e pantaloni che assomigliano a vere installazioni artistiche.
Per questa incredibile collezione Faustine Steinmetz ha anche collaborato con la fabbrica spagnola di denim Royo, raggiungendo un ulteriore livello di manifattura con plissettature miste ad abrasioni del tessuto che sembrano trascendere le abilità umane: nodi, intrecci e filamenti completano creazioni di un’alta moda quotidiana.