Miami: sole, palme, spiagge, belle ragazze. C’è chi sfreccia con ai piedi una longboard, chi sorseggia sornione un Cuba libre, un’atmosfera rilassata, un’aria di divertimento glamour disimpegnata, una sensazione di vacanza senza sforzo e compromessi, per tutti i 365 giorni all’anno.
Tra crop top e micro shorts a vita alta, tra locali glamour e festa fino all’alba, la città più hot della Florida ha però molto di più da offrire, specie in ambito artistico.
Non parliamo di un musei o spazi espositivi tradizionali ma di una vera a propria galleria a cielo aperto, quella che si staglia nel quartiere Art Déco. Un distretto in cui si susseguono elegantemente hotel, appartamenti e altri splendidi edifici costruiti tra il 1920 e il 1940, in una magia amarcord alla Grande Gatsby. Fiore all’occhiello della città, i colori a pastello tra cielo e mare danno vita a palazzi dal sapore retrò, come in un una vecchia cartolina sbiadita.
In questo scenario da set cinematografico prende forma Orchid House, un complesso di tre edifici costruiti nel 1931 in pieno stile mediterraneo. Progettato da Wallace Tutt, l’architetto dell’ex residenza di Gianni Versace (ora di proprietà dei Beckham per intenderci), questa oasi di lusso si estende su una superficie totale di 8.000 metri quadrati, dispone di una villa principale e due villette, cinque suite, sette bagni e un immenso giardino di 2.500 metri quadrati. Una piscina esterna coperta riscaldata, una sala multimediale e un bagno turco, il tutto a pochi passi da bagnasciuga, boutique e ristoranti.
Un ambiente sofisticato ed esclusivo, un luogo intimo e raccolto in uno sfarzo d’altri tempi.
Un lusso non per tutti, è vero, ma a volte si sa, basta anche solo sognare ad occhi aperti.
Orchid House fa parte del portafoglio multimilionario di proprietà di MB America, società nata nel 2013 per opera di Marco Bruzzi e Monica Melotti con l’obiettivo di valorizzare beni e investimenti immobiliari in Italia e negli Stati Uniti.
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