Seduti sopra a dune senza fine, là dove non si vede nulla e non si sente nulla, eppure qualcosa risplende, nel più completo silenzio. Il vento che soffia, un’emozione di vuoto che si riempie di pensieri, la scelta di integrazione totale nella natura. Il deserto come spunto di riflessione per catturare ed esplorare emozioni che aiutino a comprendere la complessità del nostro quotidiano, parte da qui l’ispirazione della collezione primavera-estate firmata Pomandère . Il fascino di terre vaste e aride, i loro contrasti di colori, la magia del nulla che si trasforma in intrecci di volumi e spessori.
Il Sahara che si manifesta nelle sue contraddizioni, il caldo del giorno e il freddo della notte, le tonalità assolutamente neutre della sabbia danno il cambio al misterioso blu profondo delle vesti dei Tuareg, il popolo che lo abita. Ai loro costumi tradizionali si rubano turbanti e corde, dettagli decorativi che impreziosiscono ampi e fluidi tessuti, trame e pizzi.
E poi i Gobbi, distesa sconfinata nella sua tavolozza cromatica, gradazioni che spaziano dal rosso vivo all’ocra brillante, spegnendosi poi nei toni della terra. Gli abiti sono lunghi e dalla scollatura profonda, i caban sono morbidi, i pantaloni hanno un fitting casual e sono abbinati a giacche dal taglio slim. Ci sono stampe allover, forti e nitide, che rafforzano l’elemento colore della collezione.
Dualità e fluidità, forme maschili abbinati a tocchi femminili, contrapposizioni di chiaro e di scuro, così come il deserto spaventa e seduce. Tutta la collezione di Pomandère è disponibile qui, sul sito ufficiale.