Piú di 115.000 le persone che hanno camminato in lungo e in largo sopra il verde manto di erba sintetica del Sonar by Day, e tra gli immensi hangar del Sonar by Night. Appena conclusa, l’edizione di quest’anno – la numero 23 – è stata segnata come sempre da sperimentazione, innovazione, audio-visual shows e performance da urlo.
Partiamo dal palco del SonarVillage di plaza España, dove nei tre giorni del Festival abbiamo visto succedersi Acid Arab, Bob Moses, Santigold, Awwz, El Guincho, TroyBoi e Matias Aguayo, un poliedrico mix di suoni, ritmi e colori, che si è concluso in bellezza con l’Ed Banger House Party: un’indimenticabile festa firmata Busy P, Boston Bun e Para One, tre dei migliori rappresentanti dell’etichetta francese.
Tra gli altri highlights del Sonar by Day, non possiamo non segnalare Earthworks, un’installazione in anteprima mondiale per SonarPlanta che riproduce, in suoni, i dati sismosgrafici terrestri: terremoti, vulcani, ghiacciai… mind blowing!
Tra le migliori performance del Sonar by Night, sottolineiamo i due show da 7 ore ciascuno (!) del SonarCar stage, per mano di Four Tet e Laurent Garnier; tra i nostri preferiti, New Order, Kaytranada, Flume, Fat Boy Slim, Bicep e il set di due ore di Jackmaster: è lui che chiude l’edizione 2016 e ci accompagna sotto il sole all’uscita della Fira, tra gli applausi di tutti e la speranza che quest’anno passi in fretta! Al 2017, Sonar!
PS: se vi siete persi alcuni dei concerti, potete rivederli grazie a Culturebox (che li trasmetteva in diretta live durante il Festival).
PPS: tra le new entry del Sonar 2017, Istanbul e Hong Kong, casomai foste nei paraggi!
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