A soli 17 anni e a pochissimi passi dall’esordio, Billie Ellish può già vantare una fama planetaria e un seguito invidiabile alle star più affermate del mondo della musica, grazie al suo indie pop dall’atmosfera cupa e con sfumature elettroniche unico e riconoscibile. Da dove nasce tutto questo successo? Scopriamolo insieme.
L’esordio in famiglia
Billie Ellish Pirate Baird O’Connell ha origini scozzesi e irlandesi ma è nata a Los Angeles il 18 dicembre 2001 da una coppia di artisti: i genitori della cantante, Maggie Baird e Patrick O’Connell sono infatti entrambi attori e la madre è anche sceneggiatrice e musicista.
Amante della danza e acerrima nemica del music business, Billie Ellish ha affermato di prendere ispirazione da Lana Del Rey, per la sua personalità atipica. Oltre all’elettronica in stile Lorde, infatti, nei suoi pezzi ci sono anche sfumature più profonde e intimiste che richiamano quelle di Lana Del Rey, sebbene la cantante abbia esplicitamente richiesto evitare di fare paragoni con lei (“Non mancate di rispetto a Lana in questo modo”) o con chiunque altro.
L’esordio è stato piuttosto precoce: Billie Ellish comincia infatti a scrivere canzoni all’età di soli 11 anni, ispirandosi al fratello Finneas O’Connell (l’attore che interpretava Alistair nella fortunata serie televisiva musicale Glee). È però il 2015 a segnare il punto di svolta, oltre al suo vero e proprio ingresso nell’impero della musica e dei contenuti virali. Nell’autunno di quest’anno, all’età di 14 anni, registra infatti “Ocean Eyes”, scritta dal fratello per la sua band, pubblicandola nel 2016 su Soundcloud e poi tramite le attuali etichette discografiche, con riscontri straordinariamente positivi: nello stesso anno, infatti, il singolo è diventato virale su Spotify. A febbraio 2017 pubblica poi il singolo “Bellyache”, sempre in collaborazione con suo fratello, e quella stessa estate pubblica il suo primo EP, “Don’t Smile At Me”.
Un successo dopo l’altro
L’ondata di successo di Billie Ellish prosegue senza ostacoli e il primo album “When We All Fall Asleep, Where Do We Go?”, uscito a marzo di quest’anno per Darkroom e Interscope Records, non ha fatto che confermare il grande ascendente che la cantante statunitense ha ormai sui suoi fan. La celebre “Bad Guy”, ad esempio, ha scalato le classifiche di ben otto Paesi, arrivando al secondo posto nel Regno Unito, al settimo negli USA e rientrando di diritto nella lista dei tormentoni dell’estate 2019.
Anche in Italia Billie Ellish ha fatto breccia nel cuore di moltissimi fan, portando a casa un bel sold out al Fabrique di Milano e stregando letteralmente il pubblico grazie alla sua insolita personalità. La cantante statunitense è infatti l’opposto del cosiddetto “poptimism” (che è diventato noioso, ammettiamolo) e non smette di rimarcarlo con orgoglio, restando sempre fiera del suo essere ribelle e controcorrente.