Costruita tra il 1957 e il 1958 in una piccola città italiana su Lago di Garda, Casa La Scala è un capolavoro brutalista di Vittoriano Viganò – l’architetto milanese che ha unito l’eredità del Movimento Moderno e l’influenza del razionalismo italiano in un personale, linguaggio pionieristico.
Realizzata per il suo amico André Bloc, è qui che la nuova collezione Dedar è rivelata. In un contrasto perfettamente equilibrato tra brutalismo e leggerezza delle vetrate, la vibrante alternanza di materiali è il fil rouge tra architettura, natura e tessuti. I nuovi feltri intrecciati e le texture naturali dialogano con il vigore delle lastre di cemento e delle colonne d’acciaio, che simboleggiano la capacità dell’uomo di trasformare i materiali grezzi in pura poesia.
In questa location esclusiva, le forme astratte dei nuovi tessuti rivivono nei riflessi di vetro e metallo delle finestre. Una transizione quasi impercettibile tra interno ed esterno si svolge, consentendo all’acqua e agli alberi sempreverdi di entrare nell’edificio, mentre le ampie tende, che richiamano i colori naturali o onde geometriche, si aprono sulla vista del lago dalla cima di un ripido pendio.
“Cemento armato a vista. Il suo impiego si giustifica anche in rapporto al contrappunto del colore ambientale. Tutto l’ambiente interno ed esterno verte su pochi colori base: il colore naturale del cemento che costituisce praticamente il filo conduttore; il colore bleu marine, il colore bianco sporco, il colore rosso mattone.”
Vittoriano Viganò
Tra i nostri preferiti Babelia, tessuto jacquard in seta con motivi grafici, e Unititled, tessuto per tende in lino e cotone, entrambi quasi evocano i motivi e i codici visivi cari alla Bauhaus. Ma le soluzioni, per tendaggi e rivestimenti, sono davvero tante, tra citazioni a tradizioni del passato più o meno recenti, con pattern astratti e movimentati, a omaggi a temi e pattern vegetali. Trovate tutta la collezione su dedar.com.