La percezione visiva, filtrata dalla retina, ci restituisce le immagini che il nostro occhio cattura dalla realtà e che restituisce alla nostra coscienza. Ecco che il mondo si trasforma in un enigma dove tutto ciò che osserviamo si colloca tra Realtà e Verità. Il territorio dell’illusione viene battuto da un giovane artista pugliese, Raffaele Fiorella (attualmente esposto tra gli stand di Affordable Art Fair Milano e nella collettiva “Sud Generation” presso il Museo Pino Pascali di Polignano a Mare), il quale ci invita ad abbandonare il nostro punto di vista costringendoci in diverse prospettive aperte su micro-mondi ribaltati. Sagome, ombre e silhouette animano i suoi video come soggetti autonomi e dimenticati, riconquistando la propria entità solo attraverso il gesto visivo del riguardante. L’identità singola delle figure protagoniste si insinua nell’identità collettiva e voyeuristica del pubblico che, catturato e nello stesso tempo respinto dalla scena, sembra essere ignorato. “Strana immagine è la tua, disse, e strani sono quei prigionieri. Somigliano a noi! Credi che tali persone possano vedere, anzitutto di sé e dei compagni, altro se non le ombre proiettate dal fuoco sulla parete della caverna che sta loro di fronte?”… scrisse Platone.
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