Quando ho a che fare con gente straniera, il primo dibattito acceso è sempre in merito a “pizza-pasta-mandolino” e riuscire a far comprendere che il primato in cucina è decisamente italiano diventa il più delle volte una crociata contro gli ottomani! Certo, in quanto a pizza, spaghetti, dolci e mozzarella non ci batte certamente nessuno, ma è proprio vero che nel 2011 il cibo made in Italy sia ancora indiscutibilmente il migliore? E’ sempre più frequente l’uso italiano di consumare pasti slow (alla faccia della globalizzazione) in ristoranti che propongono gastronomie estere. E “andare dal giappo”, “fare un brunch” e “mangiare thai” sono entrati nel nostro vocabolario quotidiano. Quale modo migliore, quindi, per decretare il vincitore, o semplicemente contaminare i costumi culinari, in tre serate dedicate al tema. Le Grand Fooding è la tappa milanese del movimento Le Fooding (nato in Francia come alternativa alle guide Mchelin e alle sue “stelle”) in cui importanti cuochi italiani e chef di fama internazionale si sfideranno tra il 20 e il 22 ottobre (in Via Tortona 31) a colpi di mestolo. Il programma è ricchissimo così come la tavola!
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