Dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei. Ho sempre pensato che le persone vadano “catalogate” in base ai loro gusti musicali. Perdonatemi, ma c’è chi lo fa con le scarpe, il lavoro e altri tipi di sciocchezze che non hanno nulla a che vedere con il modo in cui la gente sceglie di trascorrere il proprio tempo in solitudine o in compagnia. Se ci pensate, la musica occupa gran parte della nostra quotidianità e, spesso, non facciamo caso all’influenza che una melodia può esercitare sulla sorte del nostro umore. Ritrovarsi in una location come il Teatro Parenti, in un giovedì milanese di pioggia, per l’Elita Festival 2012 deve essere stato per il pubblico un’ottima occasione per ribadire il concetto.
Mentre il foyer accoglieva dj set di ogni tipo (Black Candy, Populous e Wad Suxx), nel main room si sono esibiti i sognanti Iori’s Eyes e a seguire gli sperimentalissimi Walls. Alle h.23,00 i Little Dragon, la band svedese nata nel 1996 e capeggiata dall’energica Yukimi Nagano. Con il loro mix di experimental-pop, R&B, new wave e drum machine hanno trascinato il pubblico in una tempesta di suoni dance ritmati con cui non si poteva proprio star fermi!
Anche stavolta abbiamo cercato di conoscere il pubblico elitiano, chiedendo in giro quanto tempo (appunto) dedica quotidianamente all’ascolto della musica. Sentite qui cosa ha risposto.
Video realizzato da Enrico Madau
Finalmente è venerdì. Per noi di Polkadot significa intervistare Connan Mockasin prima del suo live al Parenti, per voi girovaghi della Design Week vuol dire mandare in tilt i vostri smartphone a colpi di tweet e instagrammate! Buono sharing!