In principio era il ricordo. Con queste parole si potrebbe iniziare a raccontare la storia di inDITO, un vaso in ceramica che ricorda o forse imita alla perfezione il “ditale“. Uno strumento utile alle sarte, un tempo dalla forma diversa a seconda del tessuto che doveva essere cucito; il gioiello più prezioso delle nonne. Cambiandone la dimensione e la materia, il designer Vito Nesta lo pensa colorato o nella classica pigmentazione dorata o argentata. E lo pensa con una nuova funzione, strettamente domestica.
Tutte quelle regolari cavità semisferiche e il bordo spesso e importante sono una riproduzione fedele della realtà a cui va unita una forte componente tattile e visiva che restituisce all’oggetto la sua precisa collocazione temporale. Vito Nesta reinterpreta una memoria storica della sua infanzia e maturo dell’esperienza di progettista e di designer crea spesso nuove realtà che stimolano e suscitano sempre un forte interesse.