Ladies and Gentlemen, come ogni anno la redazione di Polkadot si riunisce (virtualmente) per decretare i 5 migliori album dell’anno.
Devo dire, la scelta è stata dura e lunga ma dopo tante “discussioni” e dibattiti vediamo i 5 classificati. Ovviamente, fateci sapere la vostra, soprattutto su quelli che non si sono classificati!
And the winner is… rullo di tamburi… ALT-J!
Onestamente il quartetto inglese ha prodotto un album di debutto An Awesome Wave di tutto rispetto, indie al punto giusto. Non è un caso se alla fine si siano aggiudicati anche il Mercury Prize di quest’anno. Bravi Bravi!
I secondi classificati sono un gruppo psichedelico australiano, giovanissimi ma già al loro secondo album. I Tame Impala con Lonerism si aggiudicano il nostro secondo posto.
Bene, siamo arrivati alla terza posizione e figura un bel duo italiano, interessante che cavalca la scena musicale indie italiana già dal 2004. Il cuore del gruppo è composto da Clod (Claudio) e Sofia…meglio conosciuti come Iori’s Eyes.
Quarto posto è occupato da un genio. Contaminazioni che vanno dai Beatles, ai Boys II Men fino a Bob Dylan. Ha prodotto due album e anche un bel romanzo. Con Confess si aggiudica il quarto posto… George Lewis Jr aka Twin Shadow.
L’ultima posizione se la guadagna un bel gruppo scozzese con il loro omonimo album, Django Django si sono guadagnati la simpatia e l’ammirazione di molti. Li celebriamo con uno dei pezzi più belli dell’album…
Bene la classifica finirebbe qui ma ci piace anche ricordare gli album fuori classifica che meritano sicuramente un piccolo cenno, se non altro perchè argomento di discussione della redazione.
Iniziamo con i meravigliosi Grizzly Bear con Shields, la band folk-rock inglese Mumford’s & Sons con Babel, continuiamo con una band che abbiamo anche intervistato i Vadoinmessico con Archeology of the Future, ancora i chiassosi ma con gusto Deerhoof con Breakup Song, gli inglesi Micachu and the Shapes con Never, come non citare anche la giovanissima Grimes con Visionse una collaborazione di tutto rispetto quale quella di David Byrne & St Vincent. La lista sarebbe infinita e con band degne sicuramente di una piccola menzione ma decidiamo di finire con una nota francesce, i Mermonte, progetto molto interessante e stupefacente, se non altro per il numero dei componenti infinito della band!
Allora ragazzi, siamo pronti per festeggiare la fine di questo 2012? Buon divertimento!