“Bootleg è il simbolico punto di fusione tra book e web blog, tra scrittura rapida e revisionata (perché frutto dell’esperienza dell’autore) e scrittura convenzionale (perché il saggio è un tassello di un progetto più ampio).
Bootleg è un esperimento di comunicazione e di creazione di contenuti che unisce caratteristiche opposte delle due diverse dimensioni, è la nostra macchina da scrivere e il nostro torchio tipografico.”
Bootleg è un nuovo esperimento editoriale nato dalla mente di Cristian Confalonieri e Paolo Peraro. La parola “bootleg” è di derivazione musicale e, come molti sapranno, è sempre stata utilizzata per indicare delle registrazioni illegali di concerti e festival, distribuite illegalmente e spesso ambitissime dai collezionisti. In questo caso, la parola mantiene parte della sua essenza, ma il “contrabbando” è di sapere. Bootleg è una rivista composta da 50 saggi, quella che chiameremmo conoscenza verticale, perché altamente specializzata e dalla densità contenutistica elevata, e che si distacca dal modello orizzontale, quello delle reti e degli ipertesti (ma anche della fruizione più veloce e distratta). L’obiettivo è quello di cercare un ibrido, fornendo conoscenze approfondite, con stimoli multimediali disparati. Proponendo testi scritti da persone che di conoscenza verticale sugli argomenti proposti ne hanno da vendere.
I numeri verranno pubblicati di volta in volta sul sito del magazine, e poi rimossi. Ne potrete scaricare solo uno alla volta (da qui la rarità e il richiamo ovvio al bootleg).
Alla fine dell’operazione, verrà pubblicato un libro che raccoglierà i 50 saggi.
I primi cinque saggi sono online, la conoscenza è assicurata.