Natura, Verde Urbano, Terzo Paesaggio. Questi i temi chiave attorno ai quali si svilupperà Garten, un progetto artistico di Art Kitchen e Giuliana Tammaro, che vedremo presto in scena, a Milano, e che vedrà il coinvolgimento di diversi artisti contemporanei e realtà milanesi.
Urge prima, però, un piccolo cappello introduttivo/etimologico. Innanzitutto sul nome: dal tedesco Garten, giardino. Uno spazio chiuso, ecologico. Non tanto chiuso, in realtà, se pensiamo alla natura del festival, pensato per essere ambientato a Superground, capannone da poco rimesso in sesto proprio da Art Kitchen, ed in vari luoghi esterni della città meneghina.
Poi due cenni, magari sul Terzo Paesaggio, concetto teorizzato da Gilles Clément, luogo distante dell’attività umana, habitat naturale dell’invenzione. Amorfo, senza tempo, imprevedibile, spazio dell’inconscio, dove gli eventi si accumulano ed avvengono senza un ordine prestabilito. Parrebbe proprio lo spazio perfetto per l’arte e per la società 3.0, ed effettivamente Clément lo ha indicato come lo spazio del futuro.
In una benefica anarchia, si muoveranno gli 11 artisti invitati, che faranno da catalizzatori rispetto ad un programma densissimo e che occuperà quasi un mese, dal 10 maggio al 2 giugno.
A Superground:
108, Andreco, Alberonero, Dem, Geometric Bang, Martina Merlini, Moneyless, Tellas.
In città:
2501 (Giardino condiviso, via Bussola 6), Mirko Canesi (Chiesetta San Protaso, via Lorenteggio), Corinna Farchi (Parco Teramo, via Campari 10)
Ci sarà anche la possibilità di acquistare libri, magazine, fanzine, stampe e poster grazie agli sforzi di copy/copy, che molti conosceranno per aver creato MICRO – Festival di Editoria Indipendente e che si è svolto, per la prima volta, proprio a Superground.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al programma, in cui troverete tutti gli appuntamenti ed i luoghi, ed al sito ufficiale.