Signora della moda, centro internazionale del disegno industriale, per cinque giorni l’anno Milano si veste anche da capitale del design ospitando il Salone del Mobile. Da otto anni, in concomitanza con la Design Week, Elita si è stretta intorno alle spalle del Salone per proporre un’alternativa che nasce dal basso, aprendo il sipario sull’arte underground: il pubblico della Design Week ha avuto modo di dividersi tra le più svariate attività, dagli stand di artisti visionari al Fuori Salone, agli eventi live dislocati per teatri e club della città.
Per l’edizione di quest’anno (10/14 Aprile) c’è stata una duplice novità: la consegna del premio Milano Design Award (evoluzione istituzionale delle precedenti edizioni di Elita Design Award), consegnato a Moroso, Kvadrat e Patricia Urquiola con il progetto The Revolving Room, e la nascita di Elita Extras’mall, guscio di noce per diverse forme d’arte aventi l’autoproduzione come filo conduttore.
Teatro dell’Extras’mall è stato l’OCA (Officine Creative Ansaldo), un fabbricato di rustici spazi bianchi, un po’ dispersivo ma suggestivo: Smiths in sottofondo, giovani artisti e creazioni annesse ovunque si posassero gli occhi.
Mattia Scattarelli, 24enne bresciano, oltre ad occuparsi di arredamento d’interni e creazione di quadri, ha preso a cuore la causa dei bauli vintage: troppo spesso sfruttati convenzionalmente o abbandonati alla mercé degli alleati muffa&polvere, ha deciso di rivestirli di una nuova identità. Nel suo stand ne sono esposti diversi, da quello americano del 1915 trasformato in bar con dock per Ipad e ripiani illuminati a led, a quello inglese della stessa annata, con reparto bottiglie, porta cuscini e plaid . Assieme al suo socio bresciano Guido Boem, curatore del fronte marketing e web, ha messo in opera quest’idea accarezzata tempo fa: “il progetto concreto nasce da un paio di settimane, con la proposta di esporre qui all’Extras’mall. Ogni baule ha la sua personalizzazione; in base a quello che si vuole realizzare dentro lo si stravolge, anche a livello di tessuti, di materiali e quant’altro, si può farne ciò che si vuole. L’unica cosa che rimane intatta è il guscio fuori, amabile cosi com’è”.
Il muro di fronte è completamente tappezzato d’immagini incorniciate: foto vintage che immortalano uomini e donne d’inizio secolo scorso in posizioni austere e sguardo distante, leggermente vacuo. Lì per lì percepisco dei dettagli che però non riesco a focalizzare, mi avvicino per cogliere i particolari. Quelli che avevo intuito come cappelli un po’ eccentrici si palesano in tutta la loro genialità: signori con maschere da Spiderman, Batman, chi Goldrake; donne con la museruola di Hannibal, Non-Gundam o ritratti di famiglia sovrastati da Godzilla. Andrea e Carlo sono gli eredi del museo fotografico Famiglia Marvellini, la cui collezione è rimasta celata sino a che, per volontà dei due, non è stata divulgata per “presentare un passato bello per suggerirne uno futuro”. Definirle ‘foto’ è troppo semplicistico; non amano definirsi ‘vintage’, piuttosto ‘pop-up’: le loro creazioni sono quadri, tutti dotati di una prepotente carica egocentrica.
Poco distante vengo attirata da un’esposizione di abiti dal gusto retrò. A fianco ad una piccola riproduzione in ceramica di Mao Tse Tung c’è Natalie, che assieme alla sua omonima ha creato il brand OhLaLa. La loro storia nasce in Israele e trova campo fertile a Milano: entrambe diplomate all’Istituto Marangoni, collimano il loro èstro creativo nel voler rendere accessibili a tutti gli accessori e abiti più in voga della stagione. L’idea nasce dopo numerosi viaggi all’estero, tra mercati, negozi e atelier da cui rifornivano il loro guardaroba personale. Istantanea l’ammirazione dei conoscenti, al punto da decidere di rendere questa loro inclinazione un vero e proprio mestiere: abbinando il gusto della terra d’origine alle tendenze italiane, Natalie&Natalie aspirano a creare uno stile che assimili diverse tendenze da tutto il mondo. Fortemente aggiornate sui trend delle passerelle, selezionano i prodotti in base al loro gusto ed esperienza, riassortendoli nell’immediato.
Mattia Scattarelli, Foto Marvellini e OhLaLa Milano li potete trovare sui loro rispettivi siti:
Per non perdersi gli eventi targati Elita: