Si è parlato spesso anche su Polkadot delle nuove realtà che stanno cercando di portare l’arte contemporanea internazionale a Bari, piccoli angoli disseminati in centro che penetrano nell’immaginario culturale facendosi promotori di nuove conoscenze, ma era ora che queste forze irrompessero sull’intera città inondandola e facendo strizzare l’occhio all’arte contemporanea anche al non frequentatore medio di gallerie.
Il progetto di cui stiamo parlando è Fresh Flaneurs, organizzato dalla galleria Doppelgaenger, che ha chiamato sei street artists operanti in tutto il mondo per dare una lettura personale di Bari, ridando nuova vita a punti di riferimento del cittadino e ridestando la curiosità verso spazi che ormai erano diventati quotidiani e banali luoghi di passaggio.
Così Sam III, Sten & Lex, 108, Ozmo, gli Hell’O Monsters e El Tono, i sei street artists coinvolti, hanno avuto il duro compito di raccontare al pubblico, o al semplice cittadino cosa in fondo sia la street art, una delle modalità artistiche più diffuse al momento per la sua forte interattività, però al contempo una delle più criticate perché in grado di rompere tutti gli schemi e ridefinire l’immaginario comune, e dopo gli esperimenti nelle maggiori capitali Europee, sono piovute polemiche anche a Bari.
E’ un mosaico variegato quello proposto dai sei artisti, che affondano il proprio lavoro in influenze e tecniche differenti, difatto consegnando interpretazioni molto eterogenee. Una via persegue una rilettura dell’approccio astratto attraverso le geometrie colorate di Eltono, che si contrappongono a quelle informi e maggiormente nere di 108. Interessante il lavoro proposto dal duo italiano Sten & Lex che hanno fatto della facciata del Palazzo dell’Economia di Bari una enorme tela ridefinita attraverso la tecnica dello stencil, perseguendo la scia segnata dall’Optical Art.
Un’altra via predilige l’approccio figurativo, il più emblematico è l’elaborazione di Ozmo che prende l’icona della città, il Santo Patrono, e lo rilegge attraverso classicismo e pop, richiami ancestrali anche per l’elaborazione di Sam 3, che propone un timpano di ispirazione classica in chiave contemporanea con le sue riconoscibili silhouette nere che si accatastano entrando in sinergia tra di loro e colpendo favorevolmente il pubblico. Punta sullo stupore la ricerca del trio di artisti di Bruxelles Hell’O Monsters, che cattura il passante con figure surreali che mediano l’arte con un approccio più illustrativo.
Favorevoli o meno, difatto Fresh Flaneurs, è un esperimento riuscito perché è stato capace di riaccendere un dibattito critico intorno alla città, la vera missione dell’arte contemporanea.
Il percorso attraverso la città passa anche per la Galleria Doppelgaenger, presso Palazzo Verrone, che ha curato l’iniziativa, dove è aperta la mostra fino al 14 Settembre che approfondisce la conoscenza dei sei artisti, da non perdere anche per godere del solo scorcio del Borgo Antico dall’ampio terrazzo.