E’ la mia nuova ossessione, il collage. Esplosa nelle notti di un luglio milanese, quando il pensiero si fa lento e diventa più facile ragionare per immagini.
La grafica che interviene su vecchie fotografie in bianco e nero, frammenti di immagini decontestualizzati e ricomposti, l’inaspettato, la potenza visiva. Credo che sia stato questo a catturarmi.
Così ho conosciuto Richard Vergez, artista cubano/americano incredibilmente talentuoso.
Il suo lavoro è semplice (a tratti quasi scarno), sempre caratterizzato da una pulizia compositiva che permette di concentrare il pensiero sulla potenza del messaggio dell’immagine. Ed è questo che rende i suoi lavori particolarmente attrattivi: una cruda e basica incisività e la capacità di creare una struttura d’insieme visionaria.
Si ispira dichiaratamente al movimento Dada, al Surrealismo, alla tecnica dell’avanguardia costruttivista russa e al movimento post-punk.
I collages sono solo una parte del suo lavoro. E’ grafico pubblicitario e musicale: principalmente manifesti, copertine di dischi e lavori per riviste. Ha un gruppo di musica sperimentale (electro-acoustic e post-industrial), i Drowing The Virgin Silence e fa parte dei Psychic Youth Inc, un collettivo di performace musicale. Non solo, è anche video maker. Qui il video per i Sugar Night (che a me ha regalato una bella trance ipnotica).