“Gli accessori sono molto di più di qualcosa da portare addosso, sono un’affermazione di ciò che sei, sono un segno, diventano un simbolo.” David Bowie. BBC Radio, 1997
Questa è la citazione in cui i due giovani designer italiani rivedono la definizione del loro marchio nato dal desiderio di distaccarsi dal mercato delle mode, MEMENTO DUO è infatti liberamente ispirato alle icone del rock presenti nell’immaginario di tutti noi. Mick Jagger, Bob Dylan, David Bowie, Patti Smith, Janis Joplin, Debbie Harry sono le star del rock per le quali i calzolai creavano scarpe cucite sui loro piedi destinate a rappresentare uno stile di vita e di comportamento: uno statement. Ispirandosi ai tempi in cui la scarpa era una dichiarazione di anticonformismo, trasgressione, sensualità e lo stile italiano uno status, il giovane marchio propone una sola forma per uomo e per donna, piccoli dettagli che fanno la differenza. Una forma anatomica e avvolgente proposta e-architect site con due misure di tacco, tacco 30 e 50 per l’uomo e per la donna senza differenza di genere. Un prodotto interamente made in italy con assemblaggio e cucitura artigianale. La suola è cucita “increna a blake”, lavorazione tipica della calzatura artigianale secondo cui lo spessore del cuoio viene sezionato an explanation con un bisturi e poi riposizionato a coprire e salvaguadare i punti dalla pioggia. Una forma, tre modelli: Chelsea, Jodphur, Paddock.
Chelsea: un simbolo di trasgressione, aderente alla gamba, sotto al polpaccio con zip interno piede.
Jodphur: nasce come scarpa da equitazione con la tomaia in due pezzi che si abbracciano, tagli grafici e il gambale sopra la caviglia.
Paddock: incrocio tra l’anfibio militare e l’allacciato da caccia inglese di inizio novecento.
Tutti i modelli sono disponibili in vitello agnellato, crosta ma anche pitone e cavallino nei colori nero, asfalto, blu, sangue di bue, argento, bianco, verde, testa di moro.
MEMENTO DUO affida uno dei suoi “seen-by” alla fotografa Alice Schillaci e alla stylist Monia Salvini. La coppia ha dato la sua interpretazione del Jodhpur realizzando un servizio fotografico che racconta, con molto glamour, una storia di lotta, di tensione e di finzione, una grossa parodia dei ruoli e dei sessi raccontata attraverso la fusione dei corpi che lottano non per conflitto ma per completarsi, incontrandosi come la tomaia del Jodhpur in cui la parte frontale quella posteriore si abbracciano.
Cosi’ le due artiste hanno interpretato il Jodhpur di MEMENTO DUO.