Vincere! È stato l’imperativo che ha condizionato la sua vita. Ha affrontato ogni gara come grinta. Ha assaporato l’amaro e spiacevole sapore della sconfitta. Ha primeggiato nel tennis, vincendo il torneo di Wimbledon, gli Australian Open e raggiungendo la prima posizione nella classifica WTA. Lei è Maria Sharapova, la più nota e vincente tra gli atleti dell’ex unione sovietica. Alle spalle ha un’infanzia dedita allo sport, segnata dal viaggio negli States per frequentare l’Accademia di Nick Bollettieri.
La Sharapova, oltre ad essere la prima giocatrice russa ad aver vinto il singolare femminile a Wimbledon, è anche un’avvenente indossatrice e modella di servizi pubblicitari. Ultimamente è stata fashion designer per Cole Haan e Nike. La sua tennis collection è una delle più gettonate e sta spopolando, per le sue scelte stilistiche raffinate e insolite. I top, le canotte, le gonne, i vestitini e le maglie puntano su colori basici; il bianco, il rosa e il celeste sono contrastati da elementi neri o da controllate fantasie. Non si può non giudicarla in positivo e considerarla elegante e sfiziosa nella cura dei dettagli. In questa collezione, ad esempio non mancano gli short o dei capi con dei particolari ricercati e identificativi. La filosofia del brand americano è stata ben interpretata dalla campionessa sovietica.
Maria Sharapova, sportiva degna di nota per le sue prestazioni atletiche ma anche per essere una tra le donne sportive più famose e ammirate al mondo. E perfetto esempio per la campagna che Bwin sta conducendo, pensata per onorare la donna, in particolare le donne del mondo dello sport.
Questa venticinquenne russa è un esempio da seguire, perché ha anche promosso e inaugurato, nell’estate del 2006, una fondazione intitolata a suo nome, sul modello di quelle promosse da Agassi assieme alla moglie Steffi Graf e da altri tennisti in seguito, per occuparsi principalmente di lotta alla povertà e aiuto ai bambini in difficoltà.