La collezione uomo SS 2016 di Trussardi, realizzata sotto la direzione creativa di Gaia Trussardi, celebra l’eleganza senza sforzo, una sorta di trait d’union fra la sartoria italiana e il tipico casual americano.
Quella presentata con una spettacolare installazione nella Biblioteca Braidense di Milano è una collezione che guarda alle linee del passato con uno spirito fresco e disinvolto, perché l’eleganza non dovrebbe essere un peso. Per questo non ci meraviglia l’utilizzo di materiali come il neoprene accoppiato alla pelle, o di lavorazioni hi-tech come la pelle doppiata con una rete a effetto 3D.
L’idea che sta alla base è quella che Gaia Trussardi esplicita così: “Mi sono ispirata ad un uomo di famiglia, un padre, un manager, perfettamente vestito, in un pomeriggio di un weekend estivo durante il quale si rilassa nel suo studio tra cultura e progetti di lavoro per poi staccare la mente e dedicarsi a qualche attività ludica outdoor“. Cura dei materiali, taglio comodo e disinvolto e una palette di colori elegante, ma non per questo fuori luogo nella quotidianità: blu, antracite, “falso bianco”, nero.
L’installazione, curata da Gaia Trussardi e diretta Gaia Chiara Battistini, ha visto la partecipazione di 23 performer, divisi in tre stanze raccordate grazie al corridoio sonoro a cura di Tommaso Leddi.
La prima stanza presentava due teche di vetro, contenenti due uomini vestiti di nero, a custodire il segreto che introduce il percorso attraverso gli altri due ambienti; nella seconda sala, si entrava nel vivo della collezione: un narratore ad introdurre i temi visivi della collezione, accompagnato da un perfomer che ne rappresenta il lato oscuro, aggirandosi per l’ambiente. L’ultima stanza era vissuta, invece, da un gruppo di perfomer provenienti da accademie di danza da tutto il mondo, a raccontare la dicotomia fra conoscenza e ignoranza (rappresentata dagli uomini vestiti di nero).